Il mare rappresenta la metafora del confidente, del muto naturale interlocutore, riporta ad interrogare se stessi sul senso delle proprie azioni, [..]per riscoprire il coraggio di seguire le pulsioni che animano ogni progetto di vita, per orientare la propria bussola interiore e proseguire il viaggio che è il senso di ogni vita. Nel contesto sociale di oggi, dopo due anni di pandemia, nella convivenza con un virus che è possibile arginare, con il pensiero rivolto ad una guerra vile che tutto il mondo sta osservando e condannando, il tema 2022 si impone con forza perché è il tempo del cambiamento di rotta, […] per capire che un mondo migliore si realizza se anche l’uomo è migliore e che la pace interiore è la strategia da affinare. Il mare…, strumento di unione fraterna delle Terre e dei Popoli che “lo stanno ad ascoltare”, quell’ascolto che è coscienza, intimità e umanità.Le parole di Verga si fondono, nel “progetto”, con il verso iniziale della poesia di S. Quasimodo “S’ode ancora il mare”: “Già da più notti s’ode ancora il mare, lieve”: il messaggio si rafforza e scuote gli animi perché nulla è impossibile. Serenità e rimpianto, nei versi di Quasimodo, ma anche ricordo dei sentimenti, desiderio pungente, pulsione che anima ogni gesto.